Argenteria Stefani Cestino da Questua Primi 1900 rara sporta da questua di forma ovale con il corpo in legno e vimini intrecciato, interno in tessuto e legno, opera impreziosita dall’argentiere Stefani nella metà del XX secolo con elementi in argento  e pietre dure.  Sul coperchio troviamo una ricca decorazione di lamine in argento sbalzato con volute e motivi fogliacei con al centro una pietra rettangolare incastonata e  la serratura su di un lato. Il manico è in argento, rivestito  in pelle decorata da elementi in argento sbalzato a motivi floreali, e pietre dure.

Sul bordo e alla base troviamo i punzoni con il titolo di 800/000. L’attribuzione all’argentiere Enea Stefani è stata fatta per analogia con altri esempi comparsi sul mercato. Il cestino è in buono stato doi conservazione a prescindere da una minima fessurazione sul coperchio.

La Storica argenteria Stefani fu fondata a Bologna nei primi del 900 da Enea Stefani, che aveva imparato l’arte dell’argentiere presso un’altra storica realtà bolognese, la bottega Zanetti. Nel 1920 Enea Stefani inaugura in Via Clavature la sua bottega, che sarà sede della celebre azienda fino alla chiusura definitiva nel 2015. Enea prima e il figlio Alessandro poi producono opere di grandissima qualità, a volte veri capolavori, lavorando l’argento con le antiche tecniche del cesello, dello sbalzo, dell’incisione, della fusione in cera, arricchendo le loro creazioni con pietre dure e smalti a gran fuoco. La grande maestria nella lavorazione si unisce a una ricerca estetica e a una vena poetica (soprattutto in Alessandro, che succede al padre nel 1974, e che firma anche esemplari numerati), che portano alla creazione di splendidi pezzi, come candelieri, doppieri in stile rocaille, posate, centritavola, masgalani (bacili d’argento destinati al Palio senese), alzate neorinascimentali, piatti in argento con smalti policromi e pietre dure, ma anche preziosi gioielli, e vere e proprie sculture, richiesti in tutto il mondo, spesso per collezioni prestigiose (fra gli acquirenti illustri, lo sceicco del Brunei e François Mitterand).