Oliera Milanese Antica in Argento costituita da un vassoio ovale sorretto da quattro piedini a getto con la forma di zampe zoomorfe; il bordo del vassoio è un nastro formato dal susseguirsi di due differenti forme di palmette che si ripete sui porta ampolle e porta tappi. Le prime sono sorrette da tre cariatidi femminili mentre i secondi sorretti dalla bocca di un pesce in fusione. Il fusto centrale è risolto in moaniera molto leggera con due profili sagomati che contengono degli elementi floreali in fusione.  Le due ampolle con manico hanno tre greche incise all’acido intervallate da stelle molate a otto punte; in tutta la bottiglia vi sono plurime stelline molate. Uno dei due tappi ha una sbeccatura sul bordo.

L’oliera presenta il marchio del mondo con i sette trioni per il secondo titolo di argento (800/000); il marchio con l’aratro indica l’Ufficio di Assaggio dello Stato di Milano ed infine presenta il marchio dell’argentiere che, pur essendo consumato, reca le lettere S e G frammezzate dal simbolo della morte un teschio con le tibie incrociate, identificato dal G. Sambonet, (Milano 1987, pag. 203) nel successore di Gerolamo Gatti deceduto nel 1828 e non meglio identificato. In definitiva l’oliera è stata eseguita a Milano tra il 1828 ed il 1872 in argento 800/000 dall’argentiere che ha proseguito l’attività di Gerolamo Gatti.

L’oliera è in buono stato di conservazione.